L’eroe non è chi vince la guerra, 
ma colui che viene ricordato per le azioni compiute.

Testimone oculareIl teatro Bolivar di Napoli, in prima nazionale, da dopodomani ospita, “Testimone oculare” di Joshua Sobol e ispirato alla storia vera di Franz Jägerstätter, cittadino austriaco che si rifiutò, dopo l’Anschluss (annessione dell’Austria alla Germania nazista nel 1938), di svolgere il servizio militare quando fu convocato nel 1943 e venne per questo arrestato e processato, sebbene l’esito fosse fin dall’inizio chiaro: la condanna a morte .
Verso gli anni Settanta del Novecento iniziò una lenta opera di rielaborazione e di valorizzazione della vita di Jägerstätter. Il libro di Gordon Charles Zahn In Solitary Witness. The life and death of Franz Jägerstätter ispirò il movimento pacifista cristiano Pax Christi negli USA, e rafforzò Daniel Ellsberg nel suo impegno contro la guerra del Vietnam. Axel Corti girò nel 1971 il film Der Fall Jägerstätter (Il caso Jägerstätter) affidando il ruolo principale all’attore austriaco Kurt Weinzierl.
Nel 1993 la Posta austriaca onorò Jägerstätter con l’uscita di un francobollo commemorativo e la sua fattoria venne dichiarata monumento nazionale. Nel 1997 il Tribunale di Berlino annullò la sentenza di morte pronunciata contro di lui.
Nel 1997 venne iniziata la causa di beatificazione su base diocesana. Come postulatore venne nominato Manfred Scheuer, allora vescovo di Innsbruck. Il compositore ceco Pavel Smutný scrisse nel 1998/1999 una Missa Heroica per contribuire alla causa di beatificazione.
Franz JägerstätterIl 1º giugno 2007 papa Benedetto XVI ha autorizzato la pubblicazione del decreto che riconosce il suo martirio, aprendo così le porte alla sua beatificazione. Il 26 ottobre 2007 presso la cattedrale di Linz venne proclamato beato.
Tornando all’autore di “Testimone oculare”, Joshua Sobol, classe 1939, è considerato fra i più importante scrittori di teatro israeliani viventi e la sua opera drammaturgica ha dato per la prima volta risonanza internazionale alla rappresentazione teatrale della tragedia dell’olocausto. L’opera più celebre di Sobol e Ghetto, racconta di una piccola comunità isolata, quella del ghetto di Vilna, in lotta per la sopravvivenza, che vive i paradossi più estremi e drammatici, nella pena di essere ebrei. È stato rappresentato per la prima volta dal Teatro Municipale di Haifa nel 1984. Testimone Oculare, invece, è stato pubblicato nel 2003 dalla casa editrice Litag Verlag di Monaco.
Adesso, in scena a Napoli diretti da David Jentgens, Emanuele D’Errico, Rebecca Furfaro, Antonio Grimaldi, Ettore Nigro, Monica Palomby, David Power, Teresa Raiano, Dario Rea, Margherita Romeo, Arturo Scognamiglio, fanno rivivere gli ultimi giorni della vita di Franz in una prigione militare di Berlino, quando la morte gli è costantemente davanti agli occhi. Gli amici, i familiari, i giudici, il prete e la dottoressa tentano di convincerlo ad accettare almeno il ruolo di paramedico nell’esercito, ma Franz, dopo aver visto con i suoi occhi treni carichi di bambini portatori di handicap diretti ai campi di concentramento, non può accettare di indossare l’uniforme di coloro che hanno preso parte a questo massacro.
Teresa-raiano-e-ettore-nigro
David Jentgens, firma con questo lavoro, la sua ventiduesima regia e spiega: .«Ciò che mi affascina del testo di Joshua Sobol è l’alternanza tra leggerezza e profondità con cui racconta la storia di un eroe moderno che ha saputo ascoltare e rispettare la sola legge del cuore. Tutti coloro che gli sono intorno, dagli amici ai familiari, dal prete alla dottoressa, lo spingono a deviare da questa scelta, ma Franz J. sa che agire diversamente significherebbe tradire se stesso. Ecco che si inserisce l’eterna lotta tra bene e male, e la conseguente scelta di ciascuno che anche oggi, in epoca di conflitti nazionali, siamo chiamati a fare per formare un’opinione, discernere il vero dal falso, scegliere a chi e a cosa credere. Franz J. è un uomo anticonformista e selvaggio, ama andare in motocicletta e vivere in libertà, ma la guerra lo costringe ad acquisire consapevolezza, fare delle scelte, e pone le circostanze che lo consegneranno alla storia come un eroe.  Nella realtà Franz era un contadino, e lì dove l’assenza di cultura avrebbe dovuto alimentare l’influenza di Hitler, ha prodotto invece un’istintiva e consapevole ribellione. E proprio mentre si compiva la condanna a morte di Franz J. nell’estate del 1943, a Napoli iniziavano i preparativi per la liberazione della città dai nazisti che sarebbe avvenuta nel settembre dello stesso anno, ovvero le celebri “Quattro giornate di Napoli”.
Arturo Scognamiglio, a sinistra, ed Ettore Niigro in una scena di 'Testimone oculare'
Con il mio metà sangue tedesco mi sento vicino a Franz J., mi appare come una stella in un cielo buio. I miei nonni raccontavano sempre di non aver visto nulla di quello che si diceva, invece Franz J. dichiara di aver visto e si ribella per questo al governo nazista. Tuttavia l’umorismo ebraico di Sobol controbilancia la pesantezza del tema e la trasforma in una leggerezza accessibile a qualunque tipologia di pubblico. Questo mi ha spinto a mettere in scena questo testo, non venendo meno al mio obiettivo: non annoiare il pubblico pur affrontando tematiche profonde.  Inoltre, l’approccio vergine degli attori napoletani su un tema con cui io sono cresciuto e la scoperta dell’episodio delle “Quattro giornate” vissute dal popolo napoletano, mi hanno convinto ulteriormente: la vita popolare napoletana vicina e contemporanea a quella di un contadino di un paesino austriaco che disse no a Hitler. Non ultimo il fatto che Franz e la moglie Franziska siano stati a Napoli per il viaggio di nozze mi fa percepire Franz nell’aria
».
Ettore Nigro, a sinistra, ed Emanuele Derrico
Concludo ricordando come la storia di Franz Jägerstätter si asia intercetta con Napoli. Infatti, all’indomani del matrimonio tra Franz e Franziska, celebrato nel 1936 il giovedì santo alle sei di mattina (giovedì 24 marzo 2016 decorrerà l’80esimo anniversario), i due novelli sposi partirono per il viaggio di nozze. Passarono per Roma e il Vaticano e arrivarono a Napoli e fecero tappa a Sorrento: volevano godere del sole e del mare fino ad allora soltanto immaginato.

Didascalie immagini

  1. ‘Testimone oculare’ (locandina) (courtesy teatro Bolivar )
  2. Franz Jägerstätter (courtesy teatro Bolivar )
  3. Arturo Scognamiglio, a sinistra, ed Ettore Niigro in una scena di ‘Testimone oculare’ (courtesy teatro Bolivar )
  4. Teresa Raiano ed Ettore Niigro in una scena di ‘Testimone oculare’ (courtesy teatro Bolivar )
  5. Ettore Nigro, a sinistra, ed Emanuele Derrico in una scena di ‘Testimone oculare’ (courtesy teatro Bolivar )

In copertina:
Ettore Nigro interpreta Franz Jägerstätter (courtesy teatro Bolivar )

Limbic Arts Fondation
Teen Thèâtre
Asylum Anteatro ai Vergini
presentano
TESTIMONE OCULARE di Joshua Sobol
ispirato alla storia vera di Franz Jägerstätter
regia David Jentgens

con (in o.a.) Emanuele D’Errico, Rebecca Furfaro, Antonio Grimaldi, Ettore Nigro, Monica Palomby, David Power, Teresa Raiano, Dario Rea, Margherita Romeo, Arturo Scognamiglio

Traduzione e adattamento
David Jentgens e Anna Marchitelli 

PRIMA RAPPRESENTAZIONE IN ITALIA

con il patrocinio del Comune di Napoli
del Forum Austriaco di cultura di Roma
del Goethe Institute di Napoli
e della comunità ebraica di Napoli

all’interno della rassegna Insolite note
con la direzione artistica di M’Barka Ben Taleb

Prima rappresentazione in Italia lunedì 21 marzo 2016 ore 20.45

Repliche
da mercoledì 23 a domenica 27 Marzo 2016
 

 

Dove e quando

  • Date : 21 March, 201627 March, 2016