Sembra impossibile che possa succedere di scoprire all’interno di Milano dopo ben 46 anni un museo privato, è vero, ma molto curioso e interessante con molte sezioni e spazi simpaticamente allestiti con le finestre che permettono di vedere una ciminiera completamente coperta da poco più di un mese di affreschi per rendere l’atmosfera circostante più colorata e, quindi, più allegra.
Ebbene in via Resegone nel nord di Milano esiste il Museo Branca dove viene raccontata da manifesti, alambicchi, fotografie, oggetti, macchine, tini, indumenti, opere d’arte, bottiglie la storia della fabbrica lunga ormai 170 anni.
Camminando sul marciapiede lungo gli edifici dalla tipica linearità rigida non ci si rende conto che dentro quel quadrilatero esiste una fabbrica di liquori e un grande museo di oltre 1000 mq: nell’edificio si è cercato di mantenere il ricercato sapore antico con scale ancora in pietra serena dalla semplice ringhiera in ferro senza dimenticare di inserire il necessario ascensore.
Sul pianerottolo sono stata accolta dalle colorate e divertenti opere pensate e realizzate dai protagonisti di Cracking Art per rappresentare la continua e meticolosa attenzione che l’azienda Branca rivolge al futuro.
Infatti questo gruppo di artisti crea grossi animali in plastica colorata rigenerata e sempre rigenerabile così “il connubio tra arte e impresa è al centro di un incrocio simbolico – e anche operativo – del tutto virtuoso: gli animali Cracking testimonieranno con la loro presenza ludica ma autorevole uno dei cardini del pensiero e dell’azione del movimento Cracking Art, ovvero l’attenzione ai luoghi della qualità e della competenza quali elementi fondanti della cultura italiana”.
La collezione di manifesti pubblicitari della Branca racconta fin dall’Ottocento quali sono stati i prodotti sviluppati nella fabbrica accompagnando il visitatore in un viaggio culturale lungo le consuetudini e le mode di oltre un secolo sempre facendo particolare attenzione agli scopi del liquore prodotto.
Per festeggiare ì 170 anni di vita l’azienda Branca ha deciso di colorare il panorama milanese con una particolare opera di Street Art eseguita dal collettivo Orticanoodles che ha eseguito il murale d’autore sulla storica ciminiera della distilleria alta 55 metri.
Quest’opera è diventata il murale più alto d’Italia e uno dei più alti d’Europa, rappresenta in maniera molto personale le 27 erbe e spezie che caratterizzano da sempre il sapore del Fernet-Branca.
Per rendere tutto più collaborativo e famigliare è stato deciso di fare intervenire nella decorazione anche i dipendenti così al famoso duo di Orticanoodles che hanno dipinto la ciminiera i dipendenti hanno decorato con radici colorate e firmato il muro sottostante: l’insieme è sul serio gioioso!
Occorre notare come questa opera tiene conto della tradizione riprendendo alcuni elementi storici della comunicazione di Branca ma accendendo il circondario con i vivaci colori che ne mettono in risalto la contemporaneità e la tecnica usata dal collettivo per impostare la decorazione, lo spolvero, è più che tradizionale.
Poiché il museo è privato chi desidera andarlo a scoprire può prenotare online andando sul sito ufficiale.
Didascalie immagini
- La ciminiera della distilleria del museo Branca a Milano nella luce del mattino
- Lo stabilimento Branca
- Museo Branca, interno
- Fernet Branca, l’talia presenta al mondo il suo miglior prodotto Jean Dylen 1922
- La colorata ciminiera della distilleria, opera degli Orticanoodles
In copertina:
La colorata ciminiera della distilleria del museo Branca, Milano
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